Ancora oggi le malattie cardiovascolari sono la causa principale di mortalità e di morbilità dei soggetti diabetici ed il diabete tipo 2 è un fattore di rischio indipendente per le patologie macrovascolari. Le condizioni coesistenti, quali ipertensione, dislipidemia, fumo di sigaretta, malattia renale cronica, storia familiare di malattia coronarica precoce si sovraimpongono come fattori di rischio cardiovascolari indipendenti.
Il medico diabetologo esperto in gestione delle complicanze CV* in pazienti con DM2* deve aver acquisito le competenze necessarie per svolgere la propria attività secondo iter diagnostico terapeutici basati sulle più robuste evidenze scientifiche per utilizzare la migliore cura per la prevenzione e/o la cura delle complicanze CV:
- inquadramento iniziale del paziente: inquadrare il paziente che non ha avuti eventi CV (prevenzione primaria) o pazienti che hanno già avuto un evento (prevenzione secondaria);
- garantire lo screening clinico-strumentale ed il trattamento delle complicanze CV;
- conoscere i fattori di rischio per le complicanze CV e l’importanza ed il ruolo dell’iperglicemia e dell’ipoglicemia come fattore di rischio;
- individuare, diagnosticare e trattare le complicanze macrovascolari nei diversi distretti;
- gestire i fattori di rischio tradizionali della malattia CV quali l’ipertensione arteriosa, la dislipidemia, l’obesità ed il fumo;
- conoscere le correlazioni tra la nefropatia diabetica e l’elevato rischio CV;
- prendere in carico pazienti con scompenso cardiaco (prima causa di ricovero in Italia dei pazienti con diabete);
- prendere in carico pazienti con cardiopatia ischemica cronica e gestirne correttamente il follow up;
- prendere in carico pazienti con vasculopatia periferica e gestirne correttamente l’iter diagnostico e terapeutico;
- attivare percorsi diagnostico-terapeutici per la gestione multi-specialistica delle complicanze CV.
Obiettivo finale dell’attività del medico diabetologo è quello di ridurre nei pazienti con diabete di tipo 2 gli eventi cardiovascolari al fine di migliorare la sopravvivenza e la qualità della vita con conseguente riduzione del peso economico per il Sistema Sanitario Nazionale.